Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Trento, 23 novembre 2010 Quella di giovedì 18 novembre 2010 all’affollatissimo Teatro Eliseo di Roma rimarrà una tappa miliare nel percorso della Costituente ecologista italiana, che dovrà portare alla nascita di un nuovo soggetto politico ecologista pienamente autonomo nel panorama politico e sociale. Frutto della vittoria della mozione “Il coraggio di osare” al Congresso dei Verdi a Fiuggi nell’ottobre 2009, che aveva portato alla elezione di Angelo Bonelli a portavoce, l’obbiettivo della Costituente ecologista aveva subìto un rallentamento a causa delle elezioni regionali e amministrative della primavera di quest’anno. Il percorso era tuttavia ripreso subito dopo con rinnovato slancio e aveva portato al varo del nuovo Appello “Io cambio”, sottoscritto da molti esponenti del variegato mondo ecologista italiano (ma anche della cultura, ricerca, università e giornalismo, oltre che delle più significative esperienze associative e amministrative). Reso pubblico nella conferenza stampa del 24 settembre, l’Appello si è aperto alle adesioni di tutte le persone direttamente interessate a dar vita al nuovo soggetto politico ecologista. Un’altra tappa fondamentale del percorso è stato il Meeting di Bologna del 15-16 ottobre, con la partecipazione di molti firmatari, al termine del quale Giuliano Tallone, presidente della Lipu e uno dei più attivi promotori, aveva proposto la formazione di un primo Gruppo di coordinamento organizzativo e la individuazione di una serie di “pilastri” programmatici, attorno ai quali costruire l’impegno comune. La prima prova di questo itinerario è stata appunto la Convention del 18 novembre a Roma, “The green way. L’ecologia per uscire dalla crisi mondiale”, con la partecipazione del leader di Europe écologie – Les Verts (e co-presidente dei Verdi al Parlamento europeo, dove sono la quarta forza politica) Daniel Cohn-Bendit, insieme al candidato verde alle presidenziali colombiane Antanas Mockus (27%) e al rappresentante della analoga Costituente ecologista spagnola Alejàndro Sanchez, oltre ai co-portavoce del Partito verde europeo Lamberts e Frassoni. L’esperienza francese di Cohn-Bendit ha trovato un pieno riscontro negli interventi italiani di Angelo Bonelli, Stefano Leoni, Claudia Bettiol, Mario Tozzi, Marco Boschini, Michele Dotti (“Abbiamo un sogno”) e Domenico Finiguerra, nella prospettiva di una partecipazione ampia e plurale, aperta a tutte le esperienze accomunate dalla volontà di far emergere anche in Italia la centralità del progetto ecologista. “Non dobbiamo chiedere a ciascuno da dove viene, per marcare le diverse origini, ma chiederci dove vogliamo andare, per costruire insieme, nella ricchezza delle differenze, la centralità dell’ecologia politica, per la conversione ecologica della società, dell’economia e delle istituzioni”. Questo il principale messaggio di Cohn-Bendit, che ha indicato una strada da percorrere con coraggio e con la massima apertura. La carovana si è messa in moto. Marco Boato
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